Dopo aver introdotto, non senza polemiche, il PPA attivo di default a tutti indistintamente ora si è messa contro lo sviluppatore di uBlock Origin bloccandogli l’estensione uBlock Origin Lite.
Raymond Hill, creatore di uBlock Origin, ha ricevuto due email da Mozilla riguardo al suo add-on per Firefox, uBlock Origin Lite, progettato per il Manifest V3. Mozilla ha segnalato violazioni come la mancanza di consenso per la raccolta di dati, codice minificato e assenza di una politica sulla privacy. Hill ha smentito queste affermazioni, affermando che l’add-on non raccoglie dati e include un link alla politica sulla privacy. Nonostante ciò, Mozilla ha disabilitato l’estensione, spingendo Hill a interrompere la versione di Firefox di uBlock Origin Lite a causa del “processo di revisione insensato e ostile”. Questi problemi riguardano solo uBlock Origin Lite e non l’estensione principale.
edit: alla fine Mozilla ha risposto (il 27 settembre) allo sviluppatore per scusarsi dell’errore ma Hill ha deciso per ora che non ha molta voglia di stare dietro a queste cose.
Più che altro la cosa che ha dato fastidio a molti è stato appunto il fatto di aver attivato il PPA a tutti con un aggiornamento senza praticamente accennarlo prima. Quindi più le modalità che il concetto in sé.
Questo tralasciando il fatto che il PPA non è anonimo né privacy-oriented come vorrebbero far credere e che la pubblicità non è scritto da nessuna parte che deve essere personalizzata (se non per fregare gli investitori). Brave fa pubblicità senza personalizzazioni, anche DuckDuckGo lo fa e molte altre realtà. La pubblicità personalizzata e privata è una chimera probabilmente irraggiungibile e, personalissima opinione, continuare a puntare su questa è un enorme errore.